Della serie, evviva l'ottimismo. Questa frase in quest'ultimo periodo sembra fatta proprio apposta per me. Dicono che la fortuna sia cieca, ma credetemi che la sfortuna ci vede benissimo! Non vedo l'ora finisca quest'anno e con esso questo periodo di sfighe continue all'apice delle quali c'è l'ultima costola rotta per un colpo di tosse, ebbene si, sono implosa!
In periodi come questo trovo rassicurante preparare dolci, e avere la consapevolezza che mettendo assieme uova, zucchero, burro, farina e lievito esce qualcosa di buono. O ancor meglio un lievitato che si gonfia piano piano ma inesorabile, senza che nulla turbi il suo lavoro. Se poi si tratta di una coccola come questo pane alla zucca il piacere non starà solo nel prepararlo, ma soprattutto nel pucciarlo in una tazza di latte al mattino appena svegli con un occhio ancora mezzo chiuso e l'altro chiuso proprio completamente, per quelle mattine in cui aprirli sembra un'impresa e serve una mano per mettersi in moto.